Mestre vince la prima battaglia di Oderzo dopo un tempo supplementare che l’aveva vista vincere e perdere tante volte una partita mozzafiato come solo quelle di playoff sanno essere. Difficile riassumere l’altalena di emozioni vissuta al PalaOpitergium, difficile spiegare a parole un’altra grande impresa dei Grifoni e del loro cuore, ma la realtà è che l’Emme Retail ha saputo portarsi a casa una partita epica, una partita che ha esaltato ulteriormente lo spirito guerriero dei biancorossi mestrini. Il gruppo di Coach Toffanin (ieri perfetto in tutto di tutto) in questi playoff non conosce la parola resa, non arretra mai, combatte in modo primitivo su ogni situazione e ogni pallone e non concede un attimo di respiro a nulla che si muova sul parquet. Questo gruppo è stato capace di rimontare un meno 18 di Trieste e ieri ha rimontato uno svantaggio di 14 punti, questo gruppo riesce sempre a trovare motivazioni e benzina per incendiarsi e trascinare l’inerzia delle partite. Il match si è rivelato subito durissimo da interpretare e da reggere a livello mentale, nei primi due quarti abbiamo fatto la partita che volevamo fare ma spesso le polveri erano bagnate specie da fuori area (9/29 finale), dall’altra parte gli uomini di Battistella si affidavano alla verve di Colamarino (20p e 5r), alla classe di Palombita (22p) e alla solidità sotto le plance di Mucic (20p e 9r) che faceva il bello e il cattivo tempo. Non appena però gli opitergini provavano a scappare c’era Tonetti che si inventava punti e soluzioni mantenendo il divario sempre a livelli accettabili, la difesa reggeva l’urto dei padroni di casa contenendo i danni e riuscendo nonostante le difficoltà a chiudere il primo tempo sotto di 11 (43-32). Tutti cercavano di dare il loro apporto e mettevano concentrazione e intensità sul parquet, ma Oderzo è una brutta bestia, nel terzo quarto provava a riscappare ma gli strappi erano sempre ricuciti da un Tonetti (28 più 10) monumentale (47-37, 48-40), Cucchi (17p e 10r) giocava da all round mangiando campo e respirando l’aria di tutti gli avversari, Gomirato e Prete lottavano come non ci fosse domani (capitano stellare per quanto ha messo sul campo), Bedin entrava in partita come una furia e si sbatteva contro chiunque, Maran era una scheggia impazzita mentre Fabris scaldava la mano. Raminelli e Casagrande provavano a scappare (54 a 42), poco dopo un generoso Rosada commetteva fallo su Colamarino che stava armando da 3, erano 2/3 liberi che volevano dire (56/42), quando tutto sembrava scivolare via, su una palla persa di Tonetti Mucic veniva pescato in contropiede uno contro zero, il lungo palleggiava con calma e andava per il comodo lay up, poteva essere un canestro sentenza ma dal nulla è spuntato Bedin che lo ha stampato sul tabellone. Era il segnale che tutti aspettavano, l’inferno si è scatenato sul PalaOpitergium, tutti abbiamo capito di essere vivi e non domi, da lì in poi la rimonta clamorosa. Fabris (16 più 3), Tonetti e Maran (21 più 4) chiudevano la frazione sul 56-52 e iniziava l’ultimo tempo. I dieci minuti finali del Basket Mestre sono stati perfetti, nessuno ha mai sbagliato un movimento difensivo e chiunque aggrediva il ferro con fame, il problema poteva essere caso mai contenere l’intensità difensiva perché piovevano falli, i tre di cui sopra continuavano a crivellare la rete trevigiana ma Colamarino non ci stava e metteva una bomba mortifera che sapeva di sfida (64-54), ma ancora una volta la resa non esisteva e Mestre con un Tonetti formato marzino scriveva un 2-12 strepitoso (66pari). Era guerra totale, ma gli ospiti ne avevano di più riuscendo ad andare avanti di 6 (68-74) con un Maran creativo e letale. Poi il cronometro andava e iniziava il festival dei tiri liberi, i Grifoni riuscivano ad andare avanti di 3 con due liberi di Cucchi (68-71) quando mancavano 28 secondi. La palla però era di Oderzo che riusciva a liberare Palombita che sulla sirena firmava l’incredibile pareggio. Impossibile nascondere quello che tutti pensavano, in ordine sparso: “l’abbiamo buttata via”, “dovevamo chiuderla”, “maledetti tiri liberi”, “dovevamo fare fallo”, “siamo stanchi”, “un’occasione irripetibile eccetera”. L’over time iniziava con 4-0 Calorflex ma ancora una volta, quando tutto sembrava finito i Grifoni hanno ripreso a volare e sono volati alti, impossibile spiegare come e perché ma sul parquet si sono visti dei diavoli assatanati che non permettevano a niente di succedere senza che lo volessero, Mestre sbattendo contro tutto e prendendo a sberle il destino la vinceva, la vinceva in un modo che non si potrà mai dimenticare perché l’ha vinta dalla lunetta dove finiva ad ogni attacco. E l’impossibile si era compiuto.
Riassumere una partita del genere era impossibile, ma bisogna anche dire che abbiamo segnato 96 punti in un campo dove non passa nessuno, segnato 56 punti negli ultimi 18 minuti, non abbiamo concesso nemmeno la vittoria in area (32-38), abbiamo vinto sui punti da palla persa (21-25), abbiamo pareggiato dalla panchina (20) e soprattutto abbiamo incredibilmente tenuto a rimbalzo (46-44), abbiamo applicato la zona in modo manualistico e molto semplicemente avevamo fame e voglia di dire a tutti che ci siamo e che non abbiamo nessuna intenzione di fare i conti coi pronostici. Certamente non abbiamo ancora fatto niente, sicuramente abbiamo davanti una montagna da scalare ma ieri a questa montagna abbiamo detto che possiamo scalarla attaccandoci coi denti come puntelli. Non ci sono parole per descrivere quello che abbiamo vissuto e speriamo tutti che il bello debba ancora iniziare. Domenica ne sapremo di più. Prevendite in trattoria, ora e sempre Avanti BCM.