Più di 1000 punti in biancorosso (1185 per la precisione) e 106 partite con la casacca del Vega Basket Mestre come seconda pelle lo hanno fatto entrare di diritto nella storia della società; anche per questo (ma non solo per questo) diventa difficile congedarsi da Luca Cucchi, che saluta dopo tre stagioni in cui ha onorato come meglio non si potrebbe i colori di questa squadra.
“Mi sarebbe piaciuto disputare la serie B- dice “Cucs”- ma da entrambe le parti sono state fatte valutazioni diverse. Ho ricevuto una proposta interessante per avvicinarmi a Brescia e, anche per poter stare vicino a Chiara e ai suoi nuovi impegni di lavoro, sarà la soluzione migliore”. “Fa molto piacere- prosegue Luca- sapere di aver lasciato qualcosa a questo ambiente. La società, dal primo giorno in cui sono arrivato, ha sempre dimostrato le proprie ambizioni e ogni anno è stato aggiunto qualche tassello per consolidarsi e migliorarsi, cosa che ritengo sia indubbiamente avvenuta. La serie B è quindi un traguardo più che meritato, anche se mi rimarrà sempre il rimpianto di non averla conquistata sul campo: è sempre rimasta lì, ad un passo da noi e sarebbe stato bello celebrare la promozione con il taglio della retina e la festa sul parquet”. Banale ma dovuta la domanda su quale sia il ricordo più bello di questi tre anni. “Ci sono tante cose che mi porterò dietro, ma se devo rispondere dico gara1 dei quarti di finale playoff quest’anno contro Caorle: è stata l’inaugurazione del PalaVega con la curva dietro il canestro. L’impatto appena entrati in campo è stato fantastico, incredibile: non scorderò mai quel clima di festa”. “Rinunciare a Luca- dice il direttore sportivo Samuele Marton- è forse la scelta più sofferta da quando sono qui. È stato il mio primo acquisto, ricordo il pressing su di lui tre estati fa per portarlo da Caorle a Mestre; fu dura, ma come immaginavo si rivelò una scelta da subito azzeccata perché è un tipo di giocatore che si lega all’ambiente in toto. Quando è arrivato, non eravamo quello che siamo oggi e se siamo giunti sin qui, gran parte del merito va a persone come Luca, oppure Marco Prete e altri di questo spessore umano. Senza timore di smentita, Cucchi rappresenta uno dei campioni della nuova rinascita del Basket Mestre e la sua premiazione quest’anno, per i 1000 punti in biancorosso, credo sia una delle pagine più belle della recente storia societaria. Con la fidanzata Chiara, si sono identificati in questa città e in questo progetto. Difficile definirlo una “scommessa”, perché tecnicamente tutti sapevano quanto valesse anche prima, però la ritengo comunque una scommessa vinta perché ha dato all’ambiente tutto quello che immaginavo potesse dare. Lascia un’eredità pesante, non sarà facile trovare persone sempre positive e costruttive. Sono certo rimarrà nel cuore di ogni tifoso e nel mio piccolo sarò sempre legato a lui in maniera particolare; con la speranza che, un giorno, ci si possa incontrare nuovamente”.
A tutti noi resterà impressa la sua carica, i suoi canestri, il “Luca c’è!!” urlato dai telecronisti ad ogni primo canestro del numero 16 biancorosso, la simpatia e la carica della fidanzata Chiara sulle tribune e ci scusiamo in anticipo per tutto quello che stiamo dimenticando: per questo e molto altro ancora, sarai sempre accolto a braccia aperte. ARRIVEDERCI LUCA!!

photo Marco De Toni e Walter Dabalà

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