Dopo il ko di Arzignano, i biancorossi sono attesi dall’esame contro Oderzo.

Ancora una volta il nome Arzignano è sinonimo di sconfitta dalle parti di Mestre, con i biancorossi costretti all’ennesimo stop dalla bestia nera Garcia Moreno. Domenica al PalaTezze è arrivato infatti un ko amaro (65-60) sia per l’andamento anomalo di un match sfuggito dalle mani nell’ultimo quarto di gioco, sia per il peso specifico di una partita la quale, avesse avuto un altro epilogo, sarebbe coincisa con un piccolo ma importantissimo allungo in classifica da parte dell’Emme Retail. La realtà riporta invece una graduatoria estremamente equilibrata, dove ben sei compagini- tra cui Mestre- condividono quota 20 in un gruppone che va dal terzo all’ottavo posto; il tutto mentre si profila all’orizzonte il doppio confronto casalingo prima contro la capolista Oderzo (domenica alle 18 a Trivignano) e poi, la settimana successiva, contro i cugini di Caorle.

“Con Arzignano- è l’analisi di coach Davide Toffanin- abbiamo giocato tutti male; è chiaro che non si tratta di una questione di voglia, né di carica agonistica. Il problema maggiore, emerso anche in sfide che avevamo vinto, è la mancanza di un gioco fluido in attacco, nonostante tra le nostre fila ci siano ottime individualità: purtroppo fatichiamo ad esprimerci di squadra, facciamo troppo spesso un numero di passaggi insufficienti per essere imprevedibili. Con le potenzialità che abbiamo, potremmo fare 70-80 punti a partita, invece difficilmente superiamo i 15 punti a quarto. E’ stata persa una grossa occasione contro il Garcia Moreno perché avremmo potuto staccare le avversarie; viceversa ora siamo costretti a dover fare punti indipendentemente dal nome delle prossime sfidanti”.

Proprio Oderzo nel match d’andata segnò l’avvio del nuovo corso di coach Toffanin sulla panchina di Mestre. “Da allora sicuramente ci siamo disciplinati molto e abbiamo coperto alcuni errori evidenti in fase difensiva, applicandoci da subito perché era l’aspetto più importante da risolvere per risollevarsi. Sul gioco offensivo abbiamo iniziato a lavorarci dopo e bisognerà ancora insistere, riuscendo a costruire quella fiducia mentale necessaria ad avere le idee chiare anche nei momenti difficili. Contro Oderzo, comunque, non partiamo battuti e la sfida alla capolista penso arrivi al momento giusto; attualmente loro sono la squadra più attrezzata, ma sono certo che se fossimo in grado di esprimere finalmente appieno il nostro potenziale offensivo ce la giocheremmo alla pari. Ora come ora servirà mettere in campo ancora più agonismo per sopperire alla loro forza”.

Gino Drago