Fine settimana decisamente atipico per il Vega Mestre ed il mondo della pallacanestro italiana in generale, con i diversi campionati fermi per le misure adottate dalla Federazione in seguito all’emergenza sanitaria dovuta al coronavirus. Uno stop che fa il paio con quello della scorsa settimana, quando i biancorossi furono fermati poco prima di partire alla volta di Soresina, in un turno giocatosi solo parzialmente (3 su 8 i match disputati). In questo quadro, ne abbiamo approfittato per chiedere a coach Fabio Volpato un’analisi dei recenti sviluppi e dello stato di forma dei suoi Grifoni.

Ben ritrovato coach! Come state vivendo questo stop forzato all’interno della squadra e dello staff tecnico?

“Siamo di fronte ad una situazione non preventivabile e anomala, la quale certamente creerà delle difficoltà. Difficoltà che ci saranno per tutte le compagini, comunque, perché se la sosta può essere utile da un lato per recuperare infortunati, dall’altro spezza ovviamente il ritmo. Da parte nostra, abbiamo continuato ad allenarci già dal sabato della partita contro Soresina, a porte chiuse e prendendo le dovute accortezze. Si è trattato di una settimana atipica di lavoro, perché non avendo nel mirino un avversario diventa complicato preparare qualcosa. Abbiamo svolto un allenamento congiunto con Caorle per provare a mantenere anche il ritmo partita, vediamo se le notizie che arriveranno per la prossima giornata ci consentiranno di poter preparare gli allenamenti con un match di campionato da poter puntare concretamente; sennò, tenteremo ancora di gestire il momento. Il pericolo maggiore riguarda il fattore psicologico, perché mentalmente c’è il rischio di uscire con la testa dal campionato. Lo si può evitare tenendo alta la concentrazione e lavorando fisicamente, perché se le gambe girano è più facile che la testa vada con loro. Poi in ogni caso, le incognite restano”

Da un punto di vista organizzativo, si poteva gestire diversamente la situazione?

“La salute viene prima di tutto e noi siamo parte attiva per tutelarla. Detto questo, il mio pensiero sulla questione è che una decisione chiara e definitiva, qualunque fosse, presa anticipatamente, sarebbe stata la soluzione migliore. Lasciare ogni scelta al libero arbitrio non va bene e anche la scorsa giornata di campionato a mio avviso andava uniformata. Oltre al disagio per noi, che comunque è relativo, dispiace per il “sistema paese” e speriamo di uscirne quanto prima”

Tra la gara con Soresina della scorsa settimana e quella che sarebbe dovuta andare in scena domenica al PalaVega con la Sangiorgese, quale non avresti voluto rinviare?

“Per una squadra come la nostra che stava attraversando un buon momento, l’interruzione come detto è senza dubbio controproducente, a prescindere dall’avversario. Avevo l’idea di affrontare il trittico di partite con Soresina, San Giorgio e Varese (in programma la prossima settimana, nda) in rapida successione per allontanarci ancora di più dalla zona a rischio e poi vedere dove stavamo, per cui lo stop ci complica un po’ la vita. Dobbiamo dunque cercare di essere bravi, quando riprenderà il campionato, ad essere cinici al punto giusto per conquistare al più presto quelle vittorie che ci mancano per raggiungere la salvezza”.

Si dovesse giocare contro Varese nel prossimo turno, come inquadri la sfida?

“Da qui al termine della stagione regolare ci attendono 5 gare fuori casa e solo 3 casalinghe, Varese rappresenta per noi una tappa fondamentale. La difficoltà maggiore è rappresentata dal fatto che loro si giocano tanto, saranno in casa e li troveremo agguerriti per uscire dalle secche della classifica. Sono una compagine che ha avuto le sue disavventure in stagione ma può contare su giocatori come Allegretti, Gergati, Gatti, Ferrarese; sarà una trasferta con un elevato coefficiente di difficoltà”

Di quale aspetto della squadra emerso in questi mesi sei maggiormente orgoglioso?

“Anche nei momenti difficili, ho sempre avuto la percezione che il gruppo fosse in crescita perché la potevo notare ed apprezzare in ogni secondo del molto tempo in cui ho di fronte i ragazzi. Ho sempre avuto davanti ai miei occhi l’impegno e l’applicazione che ci hanno messo. L’arrivo di Castelli è stato importante, al pari delle prime vittorie che ci hanno permesso di sciogliere le tensioni e ci siamo finalmente lasciati trasportare in maniera positiva dal sistema di gioco. La fiducia che palesano ora i ragazzi è frutto di questo percorso”