Liofilchem Roseto 94

Gemini Mestre 74

LIOFILCHEM ROSETO: Mantzaris 10, Santiangeli 18, Guaiana 2, Klyuchnik 16, Tamani 6, Maiga 9, Dervishi, Donadoni 16, Petracca 3, Durante 14. All.: Gramenzi.

GEMINI MESTRE: Smajlagic 18, Bocconcelli 13, Mazzucchelli 8, Pellicano 7, Perin 5, Lenti 7, Caversazio ne, Sebastianelli 2, Zampieri ne, Aromando 14. All.: Ciocca

ARBITRI: Bettini di Faenza e Alessi di Lugo

NOTE: parziali 17-18, 38-37, 72-58. Tiri liberi Liofilchem 15/19 Gemini 11/19, da 3 11/28 – 11/22, rimbalzi 40-30.

Mestre non riesce ad interrompere la striscia negativa fuori casa e rientra da Roseto con uno stop maturato nella seconda parte di match, quando Mantzaris e Durante hanno trovato le soluzioni offensive capaci di fare male ad una Gemini arrivata in terra abruzzese orfana di Caversazio – stop forzato per poter rientrare nel più breve tempo possibile dopo i guai fisici – e con un Mazzucchelli tenuto a freno limitato dalla febbre salitagli in nottata. Guardare avanti è l’unica cosa che può fare Mestre che si è trovata a disputare due trasferte complicate – San Vendemiano prima e Roseto poi – con un gruppo non al top che non è stato in grado di giocarsela con due formazioni della parte alta del girone. In questo quadro di sconforto per trovare le buone notizie bisogna guardare fra le pieghe del match, dove si è visto un Bocconcelli a tratti finalmente incisivo – anche lui rientrato a pieno regime dopo un infortunio – ed uno Smajlagic che nei primi due quarti ha saputo incidere come ci si può aspettare da un giocatore del suo valore, timidi segni di speranza per la parte finale della stagione. Intanto c’è da raccontare che la Gemini a Roseto ha avuto anche il torto di complicarsi le cose da sola, buttando via troppi punti dai liberi e non riuscendo a gestire alcuni possessi con la dovuta lucidità, una somma di dettagli che ha poi permesso a Roseto di poter giocare senza pressioni nella parte conclusiva del match, fetta di partita nella quale Mestre con qualche punto in più forse avrebbe potuto rendersi più fastidiosa per i padroni di casa, comunque apparsi più completi seppur superati all’andata al Taliercio.

Nel primo quarto Ciocca parte con un quintetto scelto forzatamente, con Pellicano play, Sven Smajlagic e Bocconcelli guardie, Aromando e Lenti lunghi, mix che produce buoni frutti perché Sven è ispirato, due sue bombe in ritmo spediscono la Gemini sul 2-8 dopo 90 secondi, parziale che Roseto però rosicchia già a metà quarto trovando sotto canestro un Klyuchnik micidiale – finirà con 6/7 da 2 e 4/4 ai liberi – mentre Mestre comincia a sciupare qualche occasione dai liberi. Una bomba di Pellicano rimette Mestre avanti (11-12) ma Roseto resta in linea anche perché la Gemini finisce il quarto con un poco confortante 3/7 dalla lunetta concedendo ai padroni di casa anche due liberi a 3” da fine quarto, sbavature che fanno chiudere a Mestre il periodo avanti di un solo punto. Nel secondo quarto Roseto prende fiducia sorretta dalle idee di Mantzaris e dalla forza sotto le plance di Klyuchnik che con un fallo e vale scava il primo vero margine per i locali (26-20). Mazzucchelli, entrato nel secondo periodo, mette una bomba preziosa che tiene Mestre a contatto, con Roseto comunque padrona della scena grazie al duo straniero che spinge i locali sul 30-23, parziale dal quale la Gemini replica con una bomba di Sven. Roseto trova punti da palloni recuperati e dalla lunetta ma ancora Sven incide sul canestro abruzzese con locali che nel finire di periodo subiscono 4 punti consecutivi di Aromando che valgono il 38-37 con cui si va alla pausa lunga.

Dopo due quarti di speranza, al rientro Mestre paga dazio, Roseto pesca infatti Donadoni e Santiangeli come ulteriori terminali offensivi capaci di sfruttare al meglio i giochi di Mantzaris mentre la Gemini in attacco lentamente perde precisione. A metà quarto Donadoni traduce una palla recuperata nel 58-51che costringe Ciocca al time out. Mestre però non esce bene dalla pausa con Roseto che vola sul +11. Perin mette una bomba ed un libero che ravvivano le speranze mestrine (62-55), nel momento decisivo del match però Roseto risponde subito con un tiro pesante del solito Mantzaris e con i liberi di Durante mentre la Gemini continua ad essere imprecisa dalla lunetta, tanto che nel finale un’altra bomba di Petracca scava il 70-56, preludio per il parziale di quarto.

Nell’ultimo periodo Mestre non ha mai la forza per rientrare mentre Roseto può giocare in scioltezza e gestire, fattori che incrementano la calma con cui si può tirare dalla lunga. Durante, Santiangeli e Donadoni vanno così a nozze con il canestro della Gemini che si trasforma in vasca da bagno con margine che continua a dilatarsi, si può solo accumulare rabbia da tradurre in volontà nelle prossime.