Gemimi Mestre   75

Unicusano Pielle Livorno   63.

GEMINI MESTRE: Mazzucchelli 2, Pellicano 7, Conti 24, Zinato ne, Di Meco 10, Rossi 4, Bortolin 16, Bocconcelli 5, Caversazio, Sebastianelli 7, Sequani. All. Ciocca.

UNICUSANO PIELLE LIVORNO: Rubbini 2, Paoli, Lo Biondo 14, Diouf 4, Lenti 4, Di Sacco, D’Ercole 7, Almansi 15, Okiljevic 2, Campori 15. All.: Cardani.

ARBITRI: Vastarella e Martinelli.

NOTE: parziali 19-19, 32-33, 56-42. Tiri liberi Gemini 4/7, Pielle 5/10, da 3 7/26 – 8/27, rimbalzi 37-34. Esce per falli Sebastinaelli a 3’20’’ – Spettatori: 1500.

Un Taliercio gremito per la seconda volta consecutiva in 3 giorni può gioire per la vittoria di una splendida Gemini che, grazie ad un terzo quarto prepotente, azzanna la partita e mette il 2-0 nella serie che a questo punto si fa complicata per la Pielle.

Ciocca aveva chiesto concentrazione e determinazione prima di gara2, la sua squadra ci mette un paio di tempi di rodaggio e poi spacca la partita grazie ad un Conti che comincia a trovare il tiro dalla lunga e non la smette più, spostando gli equilibri. Se lui è l’uomo copertina della serata, Caversazio è il baricentro dove ruota la squadra con 18 di valutazione malgrado gli 0 punti (!). Ma è sempre tutta la squadra a convincere per lo spirito di sacrificio, per l’abnegazione che getta sul parquet e che sta esaltando un Taliercio che sembra già innamorato di questo gruppo come accadeva soltanto negli anni ’80 esaltando il nome di Mestre. Per questo il primo successo di questa Gemini è prima dell’inizio, quando il palazzetto è di nuovo riempito anche se non è più “l’evento” del ritorno a casa.

Coach Cardani aveva chiesto ai suoi di non partire piano e la sua squadra lo ascolta, il primo quarto scivola via sull’equilibrio con Bortolin terminale mestrino – 8 nel periodo – mentre la Pielle fa sponda soprattutto su Lo Biondo (7), con primi 10’ che si chiudono in parità.

Nel secondo quarto Mestre comincia nel migliore dei modi con la bomba di Sebastianelli, pura illusione perché poi la Gemini ne tirerà altre 8 che sbatteranno tutte sul ferro. Proprio il digiuno forzato dall’arco complica la vita a Mestre che ha il merito però di stare attaccata alla partita grazie alla solita difesa, marchio di fabbrica di coach Ciocca. Conti su Assist di Bortolin spinge Mestre sul +4 (28-24), Pellicano in contropiede allunga a +6 il margine mestrino (32-26), il tutto malgrado il protrarsi della siccità dalla lunga. La Pielle però è lucida, Campori da 3 graffia e D’Ercole mette anche avanti i suoi con squadre che rientrano negli spogliatoi con ospiti avanti di 1.

Nel terzo quarto si decide il match. Lo Biondo e Campori trovano le strade che portano al 34-40 dopo un paio di minuti, è il momento più delicato per la Gemini che però strappa rimbalzi offensivi: Conti e Bocconcelli finalizzano due azioni mestrine, Rubbini fra le due non trova il tiro dall’arco, ancora il play ospite tenta l’entrata senza successo e sul nuovo ribaltamento Conti infila bomba del 41-40 che è come una liberazione per il Taliercio. E’ la miccia che innesca l’incendio: Conti, che era rientrato negli spogliatoi con 6 punti, comincia a bombardare il canestro di Livorno e per Mestre si apre un parziale di 22-2 che spacca la partita, con Gemini che prima allunga fino al 48-40 – là arriva un canestro da post alto di Diouf – e quindi ancora con Conti da 3, Di Meco da sotto, e infine con la bomba di Pellicano in chiusura di periodo, si spinge fino al 56-42 per il conseguente delirio del Taliercio.

Sul +14 Mestre può prendersi il lusso di gestire, Mestre spreca i primi due possessi dell’ultimo periodo ma difende bene e Livorno non rientra, anzi ancora Conti ne mette altri 3 con Gemini che fa girare palla e trova spazi che spengono le residue speranze ospiti di trovare il pareggio in gara2. Sebastianelli in entrata e Pellicano ai liberi sentenziano il 63-44 con 6’36’’ da giocare e gara già quasi in ghiaccio, ci pensa quindi Di Meco da post basso a mettere gli ultimi mattoni del successo, con Gemini che porta a casa la seconda senza far soffrire i suoi tifosi.

Ora si va a Livorno, sarà durissima ma, almeno c’è da essere ottimisti per come gioca questa squadra che, più la vedi, più ti fa innamorare di lei.