Civitus Allianz Vicenza         73

Gemini Mestre   72

CIVITUS ALLIANZ VICENZA: Bugatti 17, Riva 8, Antonietti 11, Carr ne, Cernivani 9, Cucchiaro 11, Lurini 6, Brescianini ne, Pavan, Campiello, Brambilla 5, Terenzi 6. All.: Cilio.

GEMINI MESTRE: Smajlagic 10, Bocconcelli 3, Mazzucchelli 11, Pellicano 8, Perin 11, Lenti 6, Caversazio 3, Sebastianelli 9, Zampieri ne, Aromando 11. All.: Statua.

ARBITRI: Riggio di Reggio Calabria e Migliaccio di Catanzaro.

NOTE: parziali 14-28, 37-42, 57-61. Tiri liberi Civitus 18/24 – Gemini 16/25, da 3 7/20 – 8/20, rimbalzi 40-27.

Usciti per falli Antonietti 5 a 51’’ fine terzo quarto, Lenti a 7’44’’e Riva 4’38’’ sirena.

La Gemini sciupa sul traguardo 2 punti che sarebbero stati meritati che il dio del basket ha voluto assegnare a Vicenza facendo pagare a Mestre un finale di partita in cui tutto è girato storto, con ultimi possessi gestiti male più per la paura di vincere che per incapacità. Inutile nascondere che questa sconfitta bruci soprattutto per come si è generata, con squadra sempre avanti ma mai capace di uccidere la partita, vittima di un’annata in cui oltre ai propri limiti continuano a capitare episodi che in qualche modo pesano sul risultato, stavolta con Caversazio che si scaviglia e che gioca dal secondo quarto in grossa difficoltà, problemi con cui bisogna convivere e che non fanno altro che aumentare il rammarico per l’ennesima occasione lasciata andare. Una consapevolezza che dovrà trasformarsi in rabbia agonistica da qui a fine stagione, il campionato è ancora lungo e c’è l’obbligo di tirare fuori il carattere per chiudere con soddisfazioni un campionato in cui le cose continuano a girare a corrente alternata. Eppure la Gemini torna da Vicenza con la consapevolezza che questa squadra – con un Aromando in più sotto canestro – potrà dire sempre la sua nel girone di ritorno, soprattutto se avrà la maturità di restare solida sul parquet per tutti i 40 minuti, vero limite emerso in terra berica dove la squadra, dopo un travolgente primo quarto, si è bloccata. Complimenti invece a Vicenza che ha avuto il carattere di non mollare mai, anche quando la Gemini sembrava sul punto di scappare.

La trasferta di Vicenza comincia con la curiosità di vedere il debutto sul parquet del nuovo acquisto Simone Aromando, l’altra notizia è il ritorno di coach Cece Ciocca vicino alla squadra dopo una quarantina di giorni, rientro che viene subito salutato dalla folta presenza di tifosi mestrini a bordo campo con un coro a lui dedicato, saluto esteso anche dallo sportivo pubblico di casa dove Ciocca ha lasciato un ottimo ricordo nelle due stagioni in cui ha guidato il team vicentino.

La Gemini parte con l’ennesimo quintetto inedito che vede Mazzucchelli in cabina di regia, Sebastianelli e Perin sono le guardie – Smajlagic in settimana è diventato papà e non si è potuto allenare con il gruppo – sotto canestro Mestre si presenta invece con il duo Lenti – Caversazio. Nel primo quarto Mestre brilla spinta da Mazzucchelli prima e Smajlagic dopo, Lurini firma i primi punti vicentini dopo il vantaggio mestrino griffato Mazzucchelli, Bugatti mette il 6-4 con Sebastianelli che replica subito da 3. Da là Mestre mette la freccia, Mazzucchelli innesca un contropiede che Caversazio chiude in tape in, Lenti da post bassi fa + 5 e una bomba di Smajlagic appena entrato mette Mestre sul +8. Vicenza fatica e ancora Mazzucchelli dalla media e Smajlagic spingono Mestre sul +9 (11-20) punteggio con il quale fa il suo esordio Aromando che nell’occasione veste il 45 ma che prenderà il n. 11 visto che non c’è stato nemmeno il tempo di preparargli la canotta giusta, per lui un solo allenamento con il gruppo, nessuno con Smajlagic. Mazzucchelli da 3 spinge Mestre avanti in doppia cifra con 1’29’’ da giocare (12-23), ancora Smajlagic dai liberi porta altra legna al fuoco mestrino che chiude il tempino avanti di 14 grazie ad altri 2 liberi di capitan Mazzucchelli.

Nel secondo quarto Aromando firma il massimo vantaggio di serata (14-20) con i suoi primi due punti in maglia Gemini, ma da là lentamente Vicenza rientra con Cucchiaro e Brambilla. Bocconcelli – in ripresa dopo i problemi alla caviglia ma ancora non al meglio – mette la boma del 23-36, là Cernivani trova una bomba pesante che vale il -10 e dà il via alla rimonta di casa. Antonietti da post basso e Bugatti – definitivamente finito per lui “l’amore” con la tifoseria mestrina – dalla media trova il 30-36 che è sinonimo di gara riaperta mentre Mestre sbaglia qualche pallone di troppo. Caversazio mette un libero prima di infortunarsi ma poi Mestre sbaglia due triple con Sebastianelli e Bocconcelli nonché due liberi con Lenti, anche Vicenza non trova canestri e ancora Lenti da sotto fa 31-39. Ancora Bugatti pesca una bomba importante per i suoi imitato da Perin per il nuovo + 8 mestrino, Cucchiaro però mette un altro tiro pesanti sul filo di lana che chiude il secondo quarto con Mestre avanti di 5. Nel terzo periodo regna l’equilibrio, Aromando si fa valere da sotto imitato da Bugatti, Sebastianelli dall’arco rilancia Mestre con Terenzi che però risponde sull’altro fronte. Ancora Terenzi da 3 mette il 44-47 ma ancora Sebastianelli trova un’altra bomba con Mestre che resta sempre avanti. Vicenza resta attaccata, Perin, uno dei migliori di serata, prima dalla media e poi con un and one rimette la Gemini avanti di 8 (47-55), ma poi Vicenza trova ossigeno dall’arco prima con Cernivani e poi con Antonietti mentre Mestre produce 4 punti con Aromando. Antonietti esce per falli a 51’’ da fine periodo ma Vicenza riesce a restare in scia e a chiudere il periodo sotto di 4. L’ultimo quarto si apre con attacchi sbagliati su entrambi i fronti, i primi punti del tempino sono 2 liberi di Pellicano che subisce fallo da Cucchiaro su un tiro pesante, Lenti commette due falli consecutivi che lo costringono a rientrare in panchina per penalità a 7’44’’, sembra non sia un problema perché Perin mette il nuovo +10 a 5’59’’ (59-69), invece Mestre là va in black out e si fa scivolare via il match. Antonietti da sotto accorcia subito e Bugatti replica al nuovo tentativo dall’arco non a frutto di Perin con la bomba del -5. Vicenza perde anche Riva per falli, Aromando dai liberi non tradisce, Bugatti invece dall’altra parte ne sbaglia 1 per il 65-70. Mestre non riesce a sfruttare un nuovo possesso ma anche Vicenza sbaglia con Bugatti, Pelicano a 2’30’’ infila due liberi che valgono il 65-72 ma da là sale la paura di vincere. Cernivani trova un fallo su tiro da 3 e freddo li mette tutti, Mazzucchelli ci prova senza successo dalla media, Cernivani sbaglia ma Aromando non si intende con Mazzucchelli e Mestre perde un possesso sanguinoso a 1’32’’ con possibilità di allungare i tempi della gestione palla. Dall’altra parte Cucchiaro trova un libero e sul nuovo pallone la Gemini pasticcia con Cucchiaro che avvicina i suoi sempre dai liberi al -1 a 54’’ dalla sirena. Mestre non è più lucida e sbaglia ancora l’attacco, dall’altra parte invece Vicenza prova un tiro disperato che si trasforma in assist per Brambilla che da sotto sigla il beffardo sorpasso. Restano ancora 20’’ ma ormai è il panico e Aromando non riesce a mettere il nuovo soprasso con amarezza a profusione per la Gemini che si vede sfumare il successo proprio sulla sirena.

Tanta rabbia, tanti mea culpa per aver perso una grande occasione ma anche tanta consapevolezza che questa squadra ha solo bisogno di poter lavorare – infortuni permettendo – per poter finalmente poter dimostrare il suo valore. Bisogna trasformare questi rimpianti in garra, c’è il tempo per poterlo fare a cominciare mercoledì sera al Palavega da Jesi.