Chiuso il girone d’andata con il bel successo casalingo contro Monfalcone, il Vega Mestre si prepara ad affrontare domani la trasferta sul parquet della Gordon Nuova Pallacanestro Olginate (palla a due ore 21:00) per la sedicesima giornata di serie B Old Wild West. La partita che segna il giro di boa della stagione regolare, rappresenta l’occasione ideale per fare il punto della situazione con il direttore sportivo Samuele Marton, nel momento in cui si è aperta anche la finestra di mercato invernale ed è arrivata nelle scorse ore la rescissione consensuale con Federico Di Prampero.

Dopo sette giornate, con il Vega Mestre ancora a secco, forse nessuno avrebbe scommesso sulla possibilità che i Grifoni completassero il girone d’andata a quota 12. Qual è il tuo punto di vista a metà campionato?

“Devo essere coerente con quanto sostenuto sin dall’inizio e se in pochi credevano ad una pronta risalita, posso dire di essere tra quelli. Le possibilità che i ragazzi si riprendessero, si intravedevano anche nella lunga serie di sconfitte iniziali, magari velatamente, magari non sempre perché oggettivamente abbiamo anche offerto brutte prestazioni come con Piadena e Vicenza, però c’erano. Anzi, avessimo concluso l’andata con qualche punto in più, e penso alle partite con Bernareggio e San Vendemiano ad esempio, non sarebbe stato uno scandalo. Il tutto, in un girone che si è confermato incerto e nel quale serviva e serve lucidità per capire cosa non andava e cosa non va nella squadra, pesando il tutto non solo con il risultato della domenica. Perché, altrettanto sinceramente, dico che le 6 vittorie nelle ultime 8 non cancellano i nostri difetti: ci sono molte cose da migliorare, sarebbe stupido pensare il contrario e ritenere che tutto sia a posto”.

Per il cambio di passo di Salvato e compagni, c’è stata secondo te una gara della svolta?

“Non credo, perché non c’era da svoltare e tra le 6 vittorie sin qui ottenute, non ve n’è stata una più bella delle altre; la più bella, è la prossima da conquistare, consapevoli dell’equilibrio di un campionato in cui ogni domenica ci saranno in palio per noi 2 punti d’oro, arrivino contro Padova oppure con Soresina, non fa alcuna differenza. Ci attende una battaglia continua nel girone di ritorno, bisogna evitare cali di tensione”.

Dici, come massima da seguire, che la vittoria più bella è sempre la prossima; frase ideale per presentare la partita di domani contro Olginate.

“Per come è strutturata, e lo dico da inizio campionato, Olginate è una squadra che mi piace molto. Hanno voglia di fare punti e ci attende una compagine rabbiosa, contro cui dovremo fare attenzione e dimostrare di avere maggiore fame”.

Gennaio è anche il mese del mercato invernale e in queste ore è arrivata la rescissione consensuale con Federico Di Prampero. Doverosa la domanda sui propositi tuoi e della società in questa finestra di mercato.

“Prima di tutto vorrei ringraziare Federico Di Prampero, giocatore di grande intelligenza e professionista vero. Chi segue il Basket Mestre da anni sa che da quando sono arrivato, non mi sono fatto problemi a tagliare giocatori importanti, perché il loro rendimento a livello di impegno non mi convinceva. Se non l’ho fatto con Federico, è perché, pur in una situazione difficile, si è “sbattuto”, ha sempre dato il massimo in partita come in allenamento; se abbiamo retto in difesa è anche per merito suo e ciò tutto l’ambiente dovrebbe riconoscerglielo. Inoltre, vorrei dire che non avevamo preso un giocatore qualunque, ma un elemento da alta serie B per il quale avevamo fiutato l’occasione e pensavamo potesse essere adatto a noi. Tanto Federico quanto noi sappiamo che purtroppo non è stato così, ma gli auguro di ritrovarsi e magari incrociare nuovamente la nostra strada. Per quanto concerne invece il mercato in entrata, si deve innanzitutto sottolineare che non si tratta di un mercato facile. Ci guardiamo sicuramente intorno, e non da oggi, alla ricerca di un profilo che possa fare al caso nostro da un punto di vista tecnico ed economico, profilo al momento non ancora individuato. I nomi che girano e che vengono accostati a Mestre sono nomi sul mercato, non ci sono comunque solo loro e stiamo sondando ogni terreno. Bisogna inoltre tener conto che siamo comunque 7 senior al momento e che non potevamo e possiamo voler fare ancora turnover, anche questo è un aspetto che stiamo ovviamente considerando. Riguardo a profili under, credo sia inutile cercare una scommessa, servono giovani buoni e già pronti e chi li ha se li tiene stretti; questa è una strada che stiamo valutando se affrontare o meno”.

I recenti buoni risultati hanno secondo te portato nuovo entusiasmo all’ambiente?

“Le sconfitte iniziali non hanno aiutato, fortunatamente abbiamo cambiato passo e si respira un’aria diversa. Il pubblico ha diritto di critica quando le cose vanno male, ci può stare come è normale che sia contento quando arrivano le vittorie. Mi dispiace il palazzetto non sia ancora gremito in un palcoscenico importante e inseguito da anni come la serie B, ma sta a noi richiamare sempre più tifosi sulle tribune. Nel frattempo ci tengo a ringraziare coloro i quali ci sono sempre e sono stati a fianco dei ragazzi; siamo una delle poche squadre con un seguito importante anche in trasferta, per noi è importate e proveremo a far sì che sempre maggiore pubblico si avvicini al Vega Mestre”.