Dopo la prima vittoria in serie B Old Wild West, giunta grazie all’acuto casalingo contro la Gilbertina Soresina, il Vega Mestre si prepara alla trasferta di domenica sera (inizio alle ore 18) sul campo della Sangiorgese Basket, altro appuntamento che a guardare la classifica delle due formazioni sa tanto di scontro salvezza. Ad analizzare la situazione in casa biancorossa a poche ore dalla palla a due, ecco il vice presidente Francesco Rampini, a cui abbiamo chiesto di dare una panoramica ampia delle sue sensazioni.

La serie B è arrivata dopo un lungo inseguimento e l’impatto è stato subito molto duro. Quanto è importante per la società e il progetto in generale mantenere la categoria?

“La società in questi anni non ha mai smesso di crescere, anno dopo anno aggiungendo sempre cose nuove e maturando come persone, come ambiente, come staff tecnico, come sponsor che ci seguono; e sempre continuerà a voler migliorare. Ci siamo strutturati, anche attraverso l’ampliamento del PalaVega ad una categoria inseguita con tutta la nostra volontà. Sarà importantissimo mantenere la serie B quest’anno perché se ci riusciamo, e confidiamo di farcela per le risorse ed energia profuse, potremmo programmare quegli ulteriori step di crescita che ci possono portare ad altri traguardi, cui tutti noi, società, tifosi, città, vogliamo arrivare, perché ce li meritiamo. C’è da dire che la crescita che abbiamo dimostrato in questi anni è sotto gli occhi di tanti e ci viene riconosciuta da più parti; ritengo che come società siamo preparati per affrontare questa categoria. Per tutte queste ragioni, adesso, è importantissimo confermare la serie B”.

Da bordo campo, dove segui le partite per redarre le statistiche in tempo reale assieme a tuo figlio Samuele, in cosa è mancata la squadra e quali sono invece gli aspetti positivi?

“Non è semplice dare una risposta solo in base alle statistiche. Chiaramente dal mio punto di vista e da ciò che vedo, è bastato alzare di poco le percentuali realizzative per vincere la prima partita, contro una squadra certo non di punta delle serie B; tuttavia, ciò non cancella il dato di fatto che aumentando le medie al tiro da due, da tre, ai liberi, prendendo qualche rimbalzo in più, la squadra ha avuto maggiore serenità anche nei momenti in cui si poteva entrare in difficoltà. Soprattutto, stiamo ritrovando alcuni giocatori fondamentali che sono coloro i quali abbiamo scelto sul mercato per darci quel quid in più per conquistare le partite in un campionato come questo, anche nei momenti complicati. Sinora stiamo stati indubbiamente molto contratti, avevamo paura di vincere e questa “scimmia” aggrappata a noi ci faceva perdere lucidità nella seconda parte di gara, sprofondando in situazioni assurde che mettevano in discussione il lavoro fatto da ciascuno. Dopo il successo contro Soresina, si tratta di continuare su questa strada più che mai”

Hai citato il match contro Soresina; come hai vissuto il primo successo e come può aiutare ora ad affrontare le prossime partite?

“È stata una liberazione perché la vittoria mancava da troppo tempo e tutti avremmo voluto ciò si verificasse molto prima. Ora ogni gara che ci aspetta sarà una battaglia, non importa chi avremo di fronte, se sarà la penultima o la prima in classifica; ripongo al momento fiducia in un gruppo che conto sappia dimostrare di meritare questa stessa fiducia nella maniera più opportuna. Noi, da qui sino a fine stagione, dobbiamo essere consapevoli di affrontare sempre una lotta per riuscire in una lenta ma decisa risalita in classifica per portarci fuori dall’attuale posizione e dare le soddisfazioni che meritano al nostro fantastico pubblico e alla città. Tengo a precisare una cosa: malgrado questa situazione di grossa difficoltà vissuta nei primi mesi di serie B e alla fine della stagione scorsa, la società è cresciuta tantissimo come squadra, tra consiglio d’amministrazione e staff tecnico. Ci siamo coesi e uniti ancora di più, trovando maggiore determinazione come testimonia un innesto importantissimo qual è quello di Riccardo Castelli; e questo proprio perché come “squadra”, rimanendo uniti tutti insieme, vogliamo uscire da questa situazione e arrivare a traguardi per noi più consoni. Ciò è fondamentale per il futuro, perché quando attraverseremo periodi migliori dell’attuale, sono convinto che le difficoltà di questi momenti ci torneranno utili. La cosa dunque che mi è per così dire “piaciuta” del periodo complicato attraversato, è che dal presidente a allo staff, ciascuno di noi abbia avuto un unico obiettivo, ossia il Basket Mestre, senza disunirsi mai; anzi, abbiamo provato a rilanciare costantemente per il futuro del progetto. Un futuro più roseo anche e soprattutto nei risultati, a cominciare confido già dal match contro la Sangiorgese”.