CJ TARANTO: Montanaro ne,Valentini 11, Conte ne, Fresno 10, Ragagnin 19, Lusvarghi 2, Thioune 7, Reggiani 21, Kovachev 2, Ambrosin 7. All.: Cottignoli.

GEMINI MESTRE: Smajlagic 4, Mazzucchell0i 14, Pellicano 2, Zinato ne, Morgillo 15, Perin 5, Lenti 12, Caversazio 9, Sebastianelli 8, Zampieri ne. All.: Statua.

NOTE: parziali 26-15, 40-36, 54-57. Tiri liberi CJ Taranto 17/22 – Gemini 20/29, da 3 8/22 – 5/28, rimbalzi 36-37.

ARBITRI: Galluzzo di Brindisi e Palazzo di Campobasso.

Il 2023 che verrà ricordato come l’anno del ritorno al Taliercio e della A2 sfiorata la scorsa primavera, si chiude a Taranto con uno stop che porta tanta amarezza perché ancora una volta la Gemini è costretta a fermarsi fuori casa, stavolta in casa del fanalino di coda ovvero di quella che teoricamente doveva essere la squadra più abbordabile del momento. Invece la Gemini si presenta a Taranto ancora senza coach Ciocca ancora in fase di recupero dall’influenza e, soprattutto, senza Bocconcelli bloccato in settimana da un infortunio alla caviglia nonché con Perin a mezzo servizio, appena rientrato a sua volta da una pesante influenza.

Dopo le ottime impressioni fatte vedere contro la Virtus Imola la Gemini può fare affidamento su Sven Smajlagic, anche il croato però stavolta, probabilmente reduce da una settimana di lavoro intenso, non riesce a dare il contributo sperato contribuendo alla serata no al tiro di Mestre che chiude con un 5/28 da 3, 20/29 dai liberi e 17/34 dal campo, cifre che impediscono di vincere una partita anche se dietro si difende bene.

Contro Taranto la Gemini si complica la vita già dal primo quarto, i padroni di casa aprono con un 8-1 dopo 2’35’’ con Mestre capace di segnare solo un libero con Smajlagic. Lentamente Taranto si allontana e arriva avanti in doppia cifra dopo 5’11’’ (12-2) con Gemini che non vede il canestro se non con un altro libero di Morgillo. Anche il terzo punto arriva dalla linea della carità, stavolta firmato Caversazio con Ragagnin che da 3 fa 15-3 per i suoi con 4’30’’ da giocare. Dopo tanto avvio in salita la Gemini comincia a trovare qualche ispirazione, il primo canestro dal campo è firmato Lenti dopo 6’20’’ e dà il via ad un’altra partita con Mestre che trova il canestro con continuità pur restando vittima della precisione dall’arco dei locali che, inspirati, trovano punti da Valentini e Lusvarghi. Gemini anche ingenua che sull’ultimo possesso sbaglia il tiro da 3 e commette fallo ad un secondo da fine periodo su Ambrosin che mette i due liberi del 26-15 con cui si chiude un primo quarto da dimenticare che poi peserà sull’esito del match. Nel secondo periodo Mestre cambia marcia e trova da sotto punti pesanti che, uniti ad una difesa più caparbia e a percentuali “normali” di Taranto, rientra. Caversazio e Lenti producono punti e assist, Morgillo da 3 trova la prima bomba mestrina di serata che vale il 28-24 poco prima di metà quarto, con gara riaperta. Un rimbalzo offensivo conquistato permette a Pellicano anche di portare Mestre sul 28-26 con Taranto costretta al time out. Quando non è il momento però paghi sempre anche oltre i tuoi demeriti e qui Taranto trova punti pesanti scoprendo in Reggiani un terminale provvidenziale, capace di segnare un tape in e due bombe che rilanciano i suoi fino al 35-26. Mestre comunque trova ancora punti dai lunghi e da un contropiede di Mazzucchelli e resta agganciata fino al 40-36 di pausa lunga.

L’avvio di terzo quarto è il momento migliore della Gemini che passa anche a condurre grazie all’unica parentesi in cui la palla da 3 fa il suo dovere. 2 liberi di Morgillo e due bombe a firma di Mazzucchelli e Perin vanno a segno per l’illusorio 40-44 mestrino, Ragagnin accorcia per i suoi da sotto ma subito Morgillo replica dall’altra parte. Qui Mestre ha il torno di non riuscire da dare continuità alla propria manovra, con gara che diventa punto a punto con Taranto che trova stavolta in Ragagnin l’uomo in più grazie ad un bomba che rimette i suoi a contatto. Nel complesso la Gemini sembra poter scappare, Mazzucchelli prima e soprattutto Morgillo poi, mettono altre due triple che producono il 51-57 con 1’ da giocare con Mestre che chiude il periodo avanti di 3. L’ultimo quarto è però simile al primo, con Gemini che non riesce ad esprimersi al meglio e diventa vittima del proprio nervosismo da trasferta. Caversazio dalla lunetta mette l’ultima parità (58-58), dall’altra parte però Ragagnin va dentro facile, sull’azione successiva Smajlagic non trova il canestro e ancora Ragagnin fa 62-58, là Mestre sbaglia ancora con un tiro da 3 di Mazzucchelli che balla sul ferro e poi esce, dall’altra parte invece in una palla vagante Taranto recupera un rimbalzo offensivo e trova la bomba da 3 di Reggiani che di fatto spacca la partita, soprattutto a livello psicologico per una fragile Gemini, almeno lontano dal Taliercio. Là comincia un’altra partita con Gemini affannata a recuperare e capace di arrivare sul 70-66 a 2’08.  A quel punto un’altra svolta del match, palla recuperata da Mestre, Morgillo a campo aperto può mettere la bomba del -1 ma sbaglia, dall’altra parte invece Thioune trova lo spazio del nuovo +6 con 1’14’’ dalla sirena che certifica un’altra trasferta amara per la Gemini.

Queste le parole del DG Samuele Marton sulla trasferta di Taranto “Stasera un occasione persa, soprattutto perché la classifica dice che siamo ancora lì.
vero siamo falcidiati dalla sfortuna ma sono alibi che non devono far parte del ns modo di essere. A Mestre c’è solo una regola, lavorare rimanere compatti e lottare. Gli alibi li lasciano ad altri.
Stasera non siamo riusciti come volevamo e di questo ci scusiamo con grande umiltà perché tutti noi vogliamo dare continuità ai ns risultati e andare con il cuore oltre quelle che sono delle difficoltà ma che sappiamo bene dobbiamo e possiamo superare. Ognuno dei ragazzi e’ dispiaciuto ma conscio che si deve lavorare per far meglio.
Natale amaro ma che serve a recuperare per farci trovare pronti per una seconda parte difficile ma che deve dare delle risposte e soddisfazioni al ns Sponsor Gemini ai ns consorziati ai ns tifosi e anche a noi stessi. Fino alla fine! Tutti assieme a qualsiasi costo, contro tutto. Conta la Maglia prima di tutto!”

Guardare al 2024 con ottimismo è d’obbligo se non altro perché fino a qui la Gemini ha dovuto fare i conti in successione con: Caversazio limitato per problemi ai linfonodi, infortunio di Pellicano ai legamenti, strappo di Morgillo che ne hanno impedito il miglior rendimento, malattie di stagione che hanno frenato in sequenza Mazzucchelli, Perin e coach Ciocca (quest’ultimo ancora out), il tutto completato dall’ultimo infortunio alla caviglia di Bocconcelli che lo farà tornare in campo verso metà gennaio e ovviamente non sarà subito al top.

Sicuramente tanta sfortuna, però, come dice capitan Mazzucchelli, l’unica via per ottenere risultati resta il lavoro: nel 2024 ne servirà tanto unito insieme a molto carattere, tutte cose che i tifosi mestrini pretendono.